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1 ore fa

Contract Logistics, PoliMi: mercato in crescita a 112,4 miliardi (+1,9%)

(Teleborsa) - Dopo la contrazione registrata nel 2023, dovuta in larga parte alle dinamiche delle tariffe di trasporto internazionale, il fatturato della Logistica conto terzi in Italia è tornato a crescere nel 2024 (+1,7% in termini nominali) e nel 2025 (+1,9%), per toccare secondo le previsioni un valore di 112,4 miliardi di euro. Nella Contract Logistics si contano oggi circa 79mila aziende, con una sostanziale stabilizzazione dopo le contrazioni degli anni precedenti. Ma il quadro è solo apparentemente stabile, perché il settore è in piena evoluzione. È quanto emerge dalla ricerca dell'Osservatorio Contract Logistics "Gino Marchet" del Politecnico di Milano presentata oggi durante il convegno "Intelligenza (artificiale e umana) per il futuro della Logistica". Uno degli oltre 50 differenti filoni di ricerca degli Osservatori Digital Innovation della POLIMI School of Management che affrontano tutti i temi chiave dell'Innovazione Digitale nelle imprese e nella pubblica amministrazione.Nel 2025 si è verificato un ulteriore aumento dei costi dei fattori produttivi: la manodopera cresce del +4,4%, l'energia elettrica +7,9%, i canoni di affitto +3,5%, mentre sono in calo i costi del diesel (-3,7%) e del denaro (-22%). Continuano le operazioni straordinarie, con 24 casi di M&A di aziende italiane, ricercando il posizionamento in mercati strategici e l'acquisizione di competenze specifiche. Prosegue l'integrazione verticale degli operatori logistici: crescono i dipendenti diretti e si accorcia la filiera di fornitura, con la quota del costo dei servizi (la voce in cui rientrano l'acquisto di attività di magazzino e trasporto da altri operatori) che scende dal 71,9% al 68,9% del fatturato.Per seguire la dinamica dei prezzi e gestire l'incertezza, cambiano le relazioni tra clienti e fornitori: l'analisi di 14mila contratti ha evidenziato che nel 74% dei contratti di servizi di trasporto e nel 68% di quelli di magazzino sono aumentati gli elementi indicizzati, come l'adeguamento agli indici ISTAT e ai minimi salariali del CCNL. Prosegue la transizione green: oggi le aziende sono concentrate soprattutto nel misurare con maggiore accuratezza il proprio impatto climatico (68% dei casi), cercando di conciliare sostenibilità ambientale ed economica. Ma il 78% ha messo in "stand-by" l'adozione di soluzioni che richiedono maggiori investimenti.In questo scenario, la rivoluzione dell'Intelligenza Artificiale è già una realtà: il 30% delle aziende italiane committenti ha attivi progetti di AI nella Logistica e nei prossimi tre anni l'adozione aumenterà al 44%. L'AI è utilizzata maggiormente in attività logistiche per i white collar (26%) che per i blue collar (16%). Tra le aziende che l'hanno adottata, l'81% ha riscontrato benefici, con una soddisfazione media di 7,7 su una scala da 1 a 10."Il contesto della Logistica oggi appare in continua evoluzione – afferma Marco Melacini, responsabile scientifico dell'Osservatorio Contract Logistics –. Da un lato, l'incertezza geopolitica crea una fortevolatilità dei volumi e dei costi, che variano a velocità mai viste prima. Dall'altro lato, si conferma la difficoltà nel reperire manodopera, mentre le aziende sono sempre più alla ricerca di trasparenza e competizione leale. Le filiere stanno cambiando profondamente e, con queste, le abitudini e le modalità operative. Emergono nuove tecnologie digitali che si sviluppano a ritmi senza precedenti. In questo contesto, i manager della Logistica e della Supply Chain sono chiamati a rivedere le proprie strategie, consapevoli che il mondo a cui erano abituati non esiste più"."La ricerca conferma la vitalità del settore logistico e la necessità di combinare l'intelligenza umana con quella artificiale – afferma Damiano Frosi, direttore dell'Osservatorio Contract Logistics –. L'AI oggi emergecome strumento chiave per supportare le aziende nell'implementazione delle strategie enell'ottimizzazione dei processi, bilanciando innovazione, efficienza e sostenibilità. Il dato di un terzo delleimprese italiane che ha già implementato delle soluzioni in Logistica testimonia la volontà del settore di innovare. Ma di fronte alla rivoluzione dell'AI, l'innovazione non riguarda solo l'acquisto di tecnologie: coinvolge la governance aziendale e lo sviluppo di competenze chiave. E un fattore abilitante è rappresentato dalla qualità e dalla disponibilità dei dati in azienda".I numeri della filiera – Dopo la contrazione del fatturato del 2023, dovuta in larga parte alle dinamiche delle tariffe di trasporto internazionale, il settore della Contract Logistics è tornato a crescere nel 2024 e nel 2025, con tassi moderati, in un contesto ancora di rallentamento delle attività produttive e industriali. Il fatturato preconsuntivo per il 2024 è stimato a 110,3 miliardi di euro, +1,7% in termini nominali e 0,7% in termini reali. Per il 2025 si prevede leggera crescita, +1,9% in termini nominali e +0,3% in termini reali,raggiungendo i 112,4 miliardi di euro. Analizzando i dati a consuntivo relativi al 2023, il numero di aziende italiane della Contract Logistics si attesta a circa 79.000 (-0,8%). Tra le tipologie di operatori, si osserva un leggero incremento dei gestori di magazzino (+2,8), mentre continua la diminuzione delle aziende di autotrasporto, 734 in meno. Si osserva un calo di operatori logistici (-21 aziende), una lieve riduzione degli spedizionieri (-9) e una crescita dei corrieri(+15), mentre aumentano leggermente gli operatori di trasporto ferroviario (+2) e i gestori di interporti/terminal intermodali (+2).Il valore del mercato delle aziende italiane di Logistica conto terzi è pari a 66,6 miliardi di euro nel 2023 – Con questo valore si intende il fatturato delle aziende della Contract Logistics al netto degli scambi interni della filiera. Si osserva una leggera flessione della terziarizzazione: l'incidenza della Logistica conto terzi è passata dal 45,5% del 2022 al 43,4% del 2023, principalmente per la riduzione dei costi di trasporto internazionale, in larga parte terziarizzato, e all'insourcing di alcune attività.Crescono i dipendenti diretti degli operatori logistici a seguito delle politiche di integrazione verticale – Analizzando un campione di 43 Operatori logistici classificati come Top Player, i dipendenti diretti sono passati da 30.700 nel 2022 e a 34.600 nel 2023, con un aumento del costo medio per addetto da 46.234 euronel 2022 a 46.451 euro nel 2023. Cresce anche l'incidenza del costo del personale diretto sul fatturato, aumentata dal 13,6% al 16%.L'AI nella Logistica – Da una survey su 7.187 aziende committenti di servizi logistici in Italia, emerge che oggiquasi un terzo (30%) ha già avviato almeno un progetto di Intelligenza Artificiale nei processi logistici. Nei prossimi tre anni il grado di adozione dell'AI in Logistica aumenterà fino al 44%. La percentuale di adozione varia in base alla dimensione aziendale: nelle grandi imprese il 46% ha già implementato soluzioni di AI per la Logistica, nelle medie il 42%, nelle piccole solo il 19%. Le attività logistiche in cui si riscontra un maggior ricorso all'uso dell'AI sono quelle che vedono coinvolti i white collar in attività di ufficio (26%), rispetto a quelle operative svolte dai blue collar (16%). In particolare, i tassi di adozione più alti sono relativi alla gestione degli ordini (14%) e alla previsione della domanda e riordino dei materiali (14%), evidenziando come l'AI sia vista soprattutto come supporto in attività predittive e di elaborazione documenti. Nella gestione dei fornitori, l'AI è adottata dal 10% delle aziende per attività di pianificazione e monitoraggio dei processi. Per i blue collar, l'AI è impiegata in mansioni di magazzino (12%), come quelle svolte da carrellisti e pickeristi, oltre a quelle di trasporto che coinvolgono direttamente gli autisti (7%). C'è un forte interesse per l'AI anche da parte dei fornitori di servizi logistici: l'adozione passerà dal 24% attuale al 69% nei prossimi tre anni. Anche in questo ambito, c'è un maggiore ricorso a soluzioni di AI nelle attività svolte "in ufficio" (22%), rispetto a quelle sul campo (13%).Le strategie per l'AI nella Logistica – L'81% delle aziende committenti che hanno adottato soluzioni di Intelligenza Artificiale per la Logistica riporta notevoli benefici, con una soddisfazione media di 7,7 su una scala da 1 a 10. Gli impatti maggiori sono sul miglioramento del servizio, l'aumento della qualità dei processi, l'incremento della produttività, la riduzione dei costi e il miglioramento della sostenibilità ambientale. Solo una minoranza di aziende (11%) ha perseguito l'obiettivo di sostituire il lavoro umano, in particolare per le attività più semplici e ripetitive. In generale, la finalità prevalente è stata il potenziamento delle capacità umane (24% del campione). I percorsi di implementazione dell'Intelligenza Artificiale nei processi logistici possono essere molteplici e variano in base al contesto e al tipo di...
Fonte: Teleborsa