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Economia
2 ore fa
Federcontribuenti, senza salario minimo lavoro resta povero
(Teleborsa) - In Italia si lavora, ma non si guadagna abbastanza per vivere dignitosamente: a lanciare l’allarme è il presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella che evidenzia come dietro i numeri Istat sul secondo trimestre 2025 si nasconda una realtà complessa. Stando ai dati, infatti, nel Sud il tasso di occupazione ha superato il 50,1%, il dato più alto dal 2004. Il numero totale di occupati nel Mezzogiorno ha raggiunto 6,5 milioni, con 96.000 nuovi posti creati in un anno. Gli over 50 occupati sono aumentati di oltre 422.000 unità rispetto al 2024. Numeri che il governo Meloni rivendica come frutto della fine dell’“assistenzialismo” e del successo di investimenti in infrastrutture, ZES Unica, digitalizzazione e incentivi alle imprese. Il presidente di Federcontribuenti sottolinea però che questi dati positivi non raccontano tutta la storia. La povertà assoluta e relativa resta elevata: circa 5,7 milioni di italiani vivono in condizioni di disagio economico, molti nel Mezzogiorno. I salari reali stagnano e si collocano tra i più bassi d’Europa. L’abolizione del Reddito di Cittadinanza ha escluso migliaia di famiglie “occupabili” in difficoltà, mentre il nuovo Assegno di Inclusione copre meno della metà dei nuclei precedentemente beneficiari. In pratica, più persone lavorano, ma non guadagnano abbastanza per vivere dignitosamente. Il lavoro è spesso precario, sottopagato o part-time, e il potere d’acquisto non cresce. Le politiche del governo, orientate a merito, produttività e sviluppo locale, non sono sufficienti a colmare le disuguaglianze territoriali, sottolinea Federcontribuenti evidenziando che le riduzioni fiscali sull’Irpef per il ceto medio hanno avuto scarso impatto sulle fasce più deboli. L’associazione non ha dubbi: serve urgentemente una misura strutturale, ovvero il salario minimo legale, per garantire a chi lavora dignità economica e sicurezza. diversamente, conclude l’associazione, il lavoro resterà solo un dato statistico e le disuguaglianze continueranno ad allargarsi, lasciando milioni di cittadini senza prospettive concrete.
Fonte: Teleborsa