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Economia
59 minuti fa
Eurozona, attività economica a novembre continua a focalizzarsi nei servizi
(Teleborsa) - Secondo la stima preliminare di novembre, condotta da Hamburg Commercial Bank per S&P Global, l'indice PMI Composito della Produzione dell’Eurozona destagionalizzato si è posizionato a 52,4 punti, diminuendo solo lievemente da 52,5 di ottobre, registrando quindi un’altra solida crescita mensile dell’attività economica. Quest’ultima espansione è tra le più elevate degli ultimi due anni e mezzo. Salgono ad 11 i mesi consecutivi in cui la produzione indica una crescita.L’espansione complessiva dell’attività economica ha continuato a focalizzarsi nei servizi (l'indice si è posizionato a 53,1 punti da 53,0 di ottobre), dove ha indicato la crescita più rapida in un anno e mezzo. Solo lieve è invece il rialzo della produzione manifatturiera di novembre (a 50,5 punti da 51,0 di ottobre), ed al tasso più lento (lo stesso di marzo) dell’attuale sequenza di espansione di 9 mesi.Un contrazione, invece, è stata registrata dal PMI Manifatturiero, sceso a 49,7 punti da 50,0 di ottobre, il valore minimo in 5 mesi. Tra le economie più importanti dell'Area Euro, si segnalano i cali significativi di Francia (PMI sceso a 47,8 da 48,8 di ottobre) e Germania (PMI sceso a 48,4 da 49,6 di ottobre).Analizzando i dati PMI flash Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: "Da mesi il settore manifatturiero dell'eurozona è rimasto in una situazione di calma piatta senza seguire un percorso chiaro, con la produzione che ha registrato una leggera ripresa da marzo di quest'anno, ma in un contesto generale che durante questo periodo non ha riportato alcun miglioramento. Le aziende continuano a fare i conti con la debolezza della domanda, che a sua volta si manifesta in un lieve calo dei nuovi ordini. In questo scenario, le imprese hanno ridotto sia le scorte di beni intermedi che di prodotti finiti in maniera ancora più netta rispetto al mese precedente, e ciò, significa che il ciclo delle scorte continua a non mostrare segnali di ripresa. Siamo ancora a diversi mesi, e forse anche trimestri, da un'espansione sostenuta nel settore manifatturiero".In merito al settore manifatturiero, ha proseguito de la Rubia, "con un calo significativo dei propri indici, la Germania e la Francia si stanno dirigendo verso la stessa direzione, sfortunatamente quella sbagliata. Nelle due maggiori economie dell'eurozona, le aziende stanno risentendo del calo degli ordini. In termini di produzione, la Germania resta appena all’interno del territorio di espansione, mentre in Francia il calo produttivo è di recente accelerato. Se nel lungo termine, la situazione politica dovesse stabilizzarsi, le aziende sarebbero probabilmente più libere di investire, con un conseguente aumento della produzione. La situazione politica rimane però complicata, il che significa che è improbabile che l'eurozona riceva impulsi positivi da questo trimestre nel breve termine"."Nell’eurozona, il settore dei servizi rappresenta un barlume di speranza, e. sebbene la crescita dell'attività economica in Germania abbia subito un forte rallentamento, i fornitori di servizi francesi sono tornati a segnare una crescita. Detto questo, l’eurozona sta nel complesso più o meno mantenendo un tasso di espansione relativamente elevato. Se il settore manifatturiero sta frenando l’espansione, l’impatto elevato che il settore dei servizi ha nell'economia complessiva alimenta la possibilità che l'eurozona nel suo insieme possa crescere più rapidamente in quest’ultimo trimestre rispetto al terzo". "L'inflazione più rapida dei costi nel terziario difficilmente sarà vista di buon occhio dalla BCE. Detto questo, l'inflazione dei prezzi di vendita di questo settore è allo stesso tempo rallentata. Tutto sommato, i problemi dei responsabili della politica monetaria, che prestano particolare attenzione al tasso di inflazione tra i fornitori di servizi, dovrebbero diminuire e non vi è alcun motivo per inasprire la politica monetaria. Prevediamo quindi che a dicembre i tassi di interesse rimarranno invariati", ha concluso de la Rubia.
Fonte: Teleborsa