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Sostenibilità
2 ore fa
Haiki+, progetto BATMAN per riciclo batterie esauste riceverà finanziamenti per 1,2 milioni di euro
(Teleborsa) - Con il progetto BATMAN (Battery Treatment and Management), Haiki+ e Cobat Ecofactory portano l’Italia al centro della sfida globale per il riciclo delle batterie esauste.Il progetto, sviluppato in partnership con l’Università dell’Aquila e Smart Waste Engineering, ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) il punteggio più alto in graduatoria (92/100) e riceverà 1,2 milioni di euro di finanziamento a fronte di investimenti complessivi di 1,94 milioni.L’obiettivo è creare il primo hub industriale italiano per il riciclo delle batterie al litio e alcaline e recuperare materie prime critiche e strategiche - come litio, cobalto, nichel, manganese, rame, alluminio e grafite - indispensabili per la transizione energetica e digitale.Il cuore del progetto sarà l’impianto di Haiki+ “Cobat Ecofactory” di Pollutri (CH), attivo dall’inizio del 2025. Un’infrastruttura unica nel suo genere: innovativa e progettata con criteri di alta sostenibilità ambientale (grazie anche alla presenza di un impianto fotovoltaico di circa 0,6MWp finalizzato alla produzione e all’autoconsumo di energia rinnovabile), e dedicata al trattamento e al recupero di batterie a fine vita al litio ed alcaline.Nel progetto, COBAT Ecofactory coordinerà le attività e guiderà lo sviluppo dei processi industriali; l’Università dell’Aquila - già partner di Haiki+ in un accordo quadro quinquennale siglato a febbraio 2025 - realizzerà una linea pilota presso la propria sede e si occuperà delle attività di trasferimento tecnologico e di ricerca industriale relativa ai processi idro-metallurgici; mentre Smart Waste Engineering, ex spin-off della stessa università, supporterà l’ingegnerizzazione degli impianti idro-metallurgici e la loro replicabilità in altri impianti di trattamento.Grazie al progetto, Haiki+ rafforza il proprio ruolo di player strategico, anticipando le esigenze di filiere chiave come mobilità elettrica, automotive ed energy storage, con un duplice impatto atteso. Dal punto di vista industriale: capacità di gestire fino a 4.000 ton/anno di batterie al litio e 3.000 ton di batterie alcaline; creazione di almeno 20 nuovi posti di lavoro entro cinque anni. Dal punto di vista ambientale, grazie al nuovo processo di trattamento acque (metodo Fenton e osmosi inversa) l'azienda prevede: -95% del consumo idrico; -30% delle emissioni di CO2; -50% dei consumi energetici rispetto all’estrazione primaria di materie prime; abbattimento dei costi di smaltimento reflui fino al 90% (pari a circa 1,8 milioni di euro/anno).Inoltre, è prevista la registrazione di due brevetti e la replicabilità della tecnologia in almeno due impianti europei.
Fonte: Teleborsa