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3 ore fa
Stellantis, corsa a due per il ruolo di Ceo
(Teleborsa) - In attesa dell'approvazione dei conti del primo trimestre, in Stellantis la corsa per il ruolo di nuovo Ceo del gruppo sembra essersi ristretta a due figure, entrambe interne. Si tratta di Antonio Filosa, 50 anni proveniente da Napoli, oggi responsabile delle Americhe e responsabile globale della qualità, e Maxime Picat, 51 anni, una vita trascorsa in Psa, il gruppo che prima della fusione controllava Citroën e Peugeot. Al momento Filosa sembra essere quello con più possibilità di essere il nome che il presidente John Elkann ha più volte dichiarato sarebbe stato reso noto entro giugno. Il settore dell’automotive continua ad affrontare una fase molto complessa in cui cresce il livello competitivo. A marzo il mercato europeo è cresciuto del 2,8%, mentre Stellantis ha visto scendere la sua quota dal 16,5% al 15,1% delle immatricolazioni. Lo scenario economico è poi tutt'altro che rassicurante: da una parte i dazi di Trump, dall’altra le rigide regole Ue contro i cambiamenti climatici. Condizioni che mettono a rischio l’industria dell’auto, ha spiegato Elkann agli azionisti sottolineando però che "non è troppo tardi se gli Stati Uniti e l’Europa intraprendono le azioni urgenti necessarie per promuovere una transizione ordinata".L'ipotesi Filosa potrebbe essere quella favorita dal governo italiano visto che potrebbe essere letta come un esempio della rinnovata "attenzione" al mercato domestico e alla "italianità". Dalla sua Filosa (ex numero uno di Jeep) può presentare i risultati conseguiti negli Usa – primo mercato di Stellantis – dove è riuscito a ottenere una riduzione significativa delle scorte presso le reti di distribuzione americane e i rapporti con i concessionari sono migliorati. Inoltre, la responsabilità globale della Qualità che Elkann gli ha affidato è già un primo riconoscimento importante visto che è considerata "il fulcro della promessa dell’azienda ai clienti".Picat è entrato in Psa giovanissimo, subito dopo la laurea in ingegneria civile conseguita all’École des Mines di Parigi. Dalla sua può contare ottimi risultati in Citroën anche in Cina e Asia. È già stato numero uno del marchio Peugeot prima della fusione di Psa e Fca. Potrebbe però pagare la sua nazionalità, visto che la parte francese del board è ritenuta responsabile della scelta di Tavares.
Fonte: Teleborsa