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Scienza e tecnologia
1 ore fa

World Manufacturing Forum, la manifattura guarda al futuro: digitale, competitività e IA al centro

(Teleborsa) - Il World Manufacturing Forum (WMF) archivia la tredicesima edizione confermandosi evento di riferimento per professionisti, istituzioni e aziende del settore manifatturiero a livello globale. Proposto dalla World Manufacturing Foundation in collaborazione con il Politecnico di Milano, Confindustria Lombardia e la Regione Lombardia, il Forum ha messo al centro il tema “Key Enabling Technologies for the Future of Manufacturing: Roadmaps & Platforms”. La direzione dell’evento è stata affidata a figure centrali della World Manufacturing Foundation: Diego Andreis, Presidente della Foundation, ha aperto i lavori sottolineando il ruolo strategico dell’industria manifatturiera come motore di innovazione e competitività sostenibile; Marco Taisch, Presidente del Comitato Scientifico, ha guidato la riflessione sulle traiettorie scientifiche e tecnologiche, integrando una visione di lungo termine e David Romero, Vice Presidente Scientifico,  intervenuto in più panel ha contribuito alla presentazione del WM Report 2025, il documento ufficiale dell’evento che esplora le tecnologie abilitanti e le strategie per il futuro della manifatturaIl Forum ha visto anche la partecipazione di rappresentanti istituzionali di alto profilo, a sottolineare il legame tra politica industriale regionale e le nuove frontiere della manifattura: Attilio Fontana, Governatore della Regione Lombardia, ha sottolineato l’importanza della Lombardia come “principale regione manifatturiera d’Europa” e la necessità di continuare a sostenere le imprese industriali; Alessandro Fermi, Assessore regionale all’Innovazione di Regione Lombardia, ha messo in luce il progetto di mappatura delle specializzazioni settoriali, al fine di collegare poli minori con centri di ricerca e imprese più dinamiche. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha inviato un messaggio istituzionale al Forum, sottolineando l’importanza strategica della manifattura per il sistema economico nazionaleDurante le due giornate, gli interventi si sono concentrati sulle tecnologie chiave che stanno modellando il futuro della manifattura: da Intelligenza Artificiale e robotica all’Industrial Internet of Things (IIoT), passando per i gemelli digitali, la produzione additiva e la realtà estesa (XR). Anche le roadmap tecnologiche globali, i modelli di piattaforme industriali, e lo sviluppo di competenze digitali sono stati temi centrali, con l’obiettivo di costruire fabbriche intelligenti, resilienti e sostenibili. Non sono ovviamente mancate le testimonianze industriali. In particolare, al centro dell'ultima giornata del Forum le tecnologie più innovative che stanno ridefinendo il futuro della manifattura, con focus su Intelligenza Artificiale, Robotica e Realtà Estesa. Tra i protagonisti, figure istituzionali di rilievo e esperti internazionali hannocondiviso esperienze concrete e visioni strategiche, favorendo confronti di alto livello. La giornata si è aperta con l’intervento di Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, che ricordando che  la Lombardia guida l’Europa come prima regione manifatturiera, ha evidenziato come eventi come il WMF costituiscano un’occasione di confronto concreto sul futuro del sistema produttivo.Tra i momenti clou della giornata un keynote speech sul tema dell’uguaglianza di genere come leva di crescita economica e competitività nel settore manifatturiero, e un approfondimento sullo sviluppo industriale inclusivo e sostenibile nel continente africano. I panel successivi hanno esplorato le frontiere dell’Intelligenza Artificiale applicata alla produzione, il ruolo evolutivo della robotica collaborativa e avanzata, e le potenzialità della Realtà Estesa nell’ottimizzare i processi e l’interazione uomo-macchina.In chiusura, il Presidente della Fondazione WMF, Diego Andreis, si è detto molto soddisfatto per la qualità scientifica del dibattito, realizzato da una comunità autenticamente globale, che ha riunito a Milano rappresentanti di 15 Paesi, da vari Continenti. Alla domanda sull' intelligenza artificiale Andreis l'ha definita "un fattore determinante di competitività ed è per questo prioritario che individui e imprese sperimentino e adottino queste tecnologie. Ma non possiamo limitarci a una visione micro: l’IA è soprattutto un tema di sistema, di sovranità tecnologica. Oggi Italia ed Europa accusano un ritardo significativo rispetto a Stati Uniti e Cina, e questo gap non è lineare ma lavora in modo esponenziale. Serve un ambizioso sforzo europeo per costruire un ecosistema autonomo di competenze, tecnologie e modelli di IA. Serve consapevolezza che su queste tecnologie si giocherà la leadership economica e geopolitica delle Regioni nei prossimi decenni. La posta in gioco non è solo commerciale ma strategica: chi controlla l’intelligenza artificiale controlla i mercati, le supply chain, la capacità di innovazione"Dal Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione, Marco Taisch, una riflessione a 360 gradi anche sull' attuale scenario dominato da numerosi fattori di complessità che - spiega Taisch - "è una complessità è sicuramente geopolitica, parliamo dei dazi, della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, abbiamo poi un nuovo protagonista che è l'India, il quarto protagonista che arriverà, ossia la parte dei paesi arabi e del Medio Oriente che stanno investendo tantissimo in manifattura, in tecnologie,  quindi stanno costruendo le loro economie. In questo contesto Paesi come l'Italia o l'Europa, in senso più ampio, devono giocare su quelli che sono i loro fondamentali.Quindi, rinnovare o innovare in maniera significativa i prodotti, rendendoli sempre più intelligenti, rendendoli sempre più sostenibili. Dobbiamo poi lavorare sulla flessibilità delle filiere logistiche. Il consumatore di oggi è un consumatore che vuole tutto subito e noi dobbiamo essere in grado di rispondere a queste esigenze in maniera tempestiva. Questo richiede un ridisegno ed è qui se vogliamo che arriviamo al paradigma, soprattutto un paradigma italiano fatto di piccole e medie imprese, ad un ridisegno delle nostre organizzazioni precisando che quando parlo di tecnologia intendo tecnologie digitali tutte,non solo l'intelligenza artificiale della quale stiamo parlando troppo  dimenticandoci che quella è una sola delle tecnologie digitali. Centrali poi competenze, analisi dei dati. Il nuovo paradigma è analizzare i dati, mi spiego, Industria 4.0 non è collegare le macchine, è analizzare i dati per prendere delle decisioni che siano basate sui numeri. Se vogliamo dirlo così con un'immagine, il quarto fattore produttivo dopo il lavoro, le materie prime e gli impianti gli investimenti diventeranno i dati". Taisch ha, infine, preannunciato la partecipazione all'imminente Global Industry Summit di Riyad, a conferma del prestigiointernazionale raggiunto dal World Manufacturing Forum. David Romero, Vice Presidente del Comitato Scientifico del WMF, ha anticipato il tema dell'edizione 2026, "Plasmare il futuro" soffermandosi sull'esigenza di luoghi di confronto che consentiranno ad aziende e operatori di muoversi nella complessità di uno scenario in continua evoluzione. 
Fonte: Teleborsa