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Economia
39 minuti fa
L'UE avvia un'indagine antitrust su Meta per l'utilizzo dell'AI in WhatsApp
(Teleborsa) - La Commissione europea ha avviato un'indagine antitrust formale per valutare se la nuova politica di Meta sull'accesso dei fornitori di intelligenza artificiale (AI) a WhatsApp possa violare le norme UE sulla concorrenza.La nuova politica di Meta, annunciata nell'ottobre 2025, vieta ai fornitori di AI di utilizzare uno strumento che consente alle aziende di comunicare con i clienti tramite WhatsApp, la "WhatsApp Business Solution", quando l'AI è il servizio principale offerto. Le aziende possono comunque utilizzare strumenti di AI per funzioni accessorie o di supporto, come l'assistenza clienti automatizzata offerta tramite WhatsApp. La Commissione teme che tale nuova politica possa impedire ai fornitori terzi di AI di offrire i propri servizi tramite WhatsApp nello Spazio economico europeo (SEE).WhatsApp consente alle aziende di comunicare con i propri clienti tramite la piattaforma. Diversi fornitori di intelligenza artificiale offrono infatti l'accesso ai propri assistenti tramite WhatsApp, consentendo agli utenti di interagire con l'intelligenza artificiale conversazionale direttamente all'interno dell'app per attività come rispondere a domande, generare contenuti o accedere all'assistenza clienti.La Commissione ritiene che Meta implementerà la nuova politica attraverso un aggiornamento dei termini e delle condizioni di WhatsApp per gli utenti aziendali, i suoi "termini dell'interfaccia di programmazione delle applicazioni WhatsApp Business". Per i fornitori di intelligenza artificiale già presenti su WhatsApp, l'aggiornamento si applicherà a partire dal 15 gennaio 2026, mentre per i nuovi fornitori di intelligenza artificiale su WhatsApp l'aggiornamento è già applicabile dal 15 ottobre 2025.A seguito della nuova politica, ai fornitori di intelligenza artificiale concorrenti potrebbe essere impedito di raggiungere i propri clienti tramite WhatsApp. D'altro canto, il servizio di intelligenza artificiale di Meta, "Meta AI", rimarrebbe accessibile agli utenti sulla piattaforma.L'indagine formale riguarderà il SEE, ad eccezione dell'Italia. Ciò al fine di evitare sovrapposizioni con il procedimento in corso dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana per la possibile imposizione di misure cautelari in merito alla condotta di Meta."I mercati dell'AI sono in forte espansione in Europa e oltre - ha detto Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva per una transizione pulita, giusta e competitiva - Dobbiamo garantire che i cittadini e le imprese europee possano beneficiare appieno di questa rivoluzione tecnologica e agire per impedire che gli operatori digitali dominanti abusino del loro potere per estromettere i concorrenti innovativi. Per questo motivo stiamo valutando se la nuova politica di Meta possa essere illegale ai sensi delle norme sulla concorrenza e se dovremmo agire rapidamente per prevenire qualsiasi possibile danno irreparabile alla concorrenza nel settore dell'intelligenza artificiale"."Le accuse sono prive di fondamento - afferma un portavoce di WhatsApp - La crescente diffusione di chatbot di intelligenza artificiale sulla nostra Business API genera un sovraccarico dei nostri sistemi, che non sono stati progettati per supportare questo tipo di utilizzo. Tuttavia, il settore dell’IA è altamente competitivo e le persone possono accedere ai servizi che preferiscono in molti modi diversi: tramite app store, motori di ricerca, servizi email, integrazioni con terze parti e sistemi operativi".
Fonte: Teleborsa