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1 ore fa

Credito Lombardo Veneto, AuCap da 20 milioni di euro e ritorno al break-even nel 2026

(Teleborsa) - L'assemblea straordinaria di Credito Lombardo Veneto (CLV) ha deliberato un aumento del capitale fino alla concorrenza di 20 milioni di euro, già autorizzato da Banca d'Italia, a sostegno del Piano Industriale 2026 - 2029. La manovra sarà avviata nei prossimi giorni, si legge in una nota. L'aumento di capitale sarà offerto in opzione e prelazione agli attuali soci, con successiva possibilità di sottoscrizione dell'inoptato da parte di nuovi investitori, così da favorire la piena riuscita del rafforzamento patrimoniale. Potenziali nuovi azionisti istituzionali hanno già manifestato la volontà di aderire al progetto di rilancio di CLV. Durante l'assemblea, gli azionisti sono stati informati che, una volta chiuso l'aumento di capitale e perfezionato il rafforzamento patrimoniale, sarà sottoposta ai soci una governance ulteriormente rinnovata, in aggiunta al cambio al vertice già realizzato il 29 settembre scorso con la nomina di Paolo Gesa come amministratore delegato. Nel corso del corrente esercizio la banca ha dovuto registrare rettifiche straordinarie di crediti, legate principalmente all'acquisto di crediti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione da un intermediario sottoposto alla vigilanza di Banca d'Italia e attualmente in liquidazione coatta amministrativa. Nel merito, la banca ha intrapreso iniziative legali a tutela degli interessi patrimoniali e reputazionali dell'istituto. Il nuovo piano strategico prevede una trasformazione industriale profonda, che combinerà il ruolo tradizionale di banca commerciale del territorio con un posizionamento mirato su aree di finanza specialistica e ad alto valore aggiunto. Gli obiettivi economico-finanziari includono una crescita annua media degli aggregati patrimoniali dell'11%, un ritorno al break-even già nel 2026, con l'obiettivo di generare un ROE del 10% entro il 2029, mantenendo nel contempo adeguati buffer patrimoniali ampiamente superiori ai minimi regolamentari."Il piano 2026–2029 segna una svolta industriale profonda - ha commentato l'AD Paolo Gesa - È un progetto di rilancio ambizioso e sfidante, ma sono convinto che nell'attuale contesto di mercato vi sia spazio per una banca agile, solida e specializzata. L'aumento di capitale ci permetterà di mettere a terra fin da subito le iniziative industriali per costruire una banca profittevole, sostenibile e moderna, a beneficio di tutti gli stakeholder".
Fonte: Teleborsa