(Teleborsa) - Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha dichiarato che questa settimana sarà "cruciale" per definire il ruolo che gli Stati Uniti vorranno avere nel negoziato sull'Ucraina. In un'intervista a Nbc news all'indomani dell'incontro a Roma tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky e dopo le accuse del presidente americano a Vladimir Putin, Rubio ha affermato che gli Usa non possono "continuare a dedicare tempo e risorse a questo sforzo se non si concretizza". "Siamo vicini, ma non abbastanza", ha aggiunto Rubio."Dobbiamo decidere se questa è un'impresa in cui vogliamo continuare a essere coinvolti – ha spiegato ancora il segretario di Stato americano – o se è giunto il momento di concentrarci su altre questioni che in alcuni casi sono altrettanto, se non più, importanti". Quindi, dopo aver ribadito che non c'è "nessuna soluzione militare" alla guerra in Ucraina, Rubio ha sottolineato che "l'unica soluzione è un accordo negoziato in cui entrambe le parti dovranno rinunciare a qualcosa che sostengono di volere e dovranno dare all'altra parte qualcosa che vorrebbero non dare".Quanto alla possibilità di applicare nuove sanzioni alla Russia, Rubio ha dichiarato che "non è ancora il momento" per questo. "Il Presidente sa di avere queste opzioni, gli viene costantemente chiesto di parlarne. Ma quello che vuole veramente è un accordo di pace. Vuole che le morti e gli omicidi finiscano", ha affermato. "Ci sono opzioni per trattare con coloro che riteniamo responsabili di non volere la pace. Ma preferiamo non arrivare a questo perché chiude la porta alla diplomazia", ha aggiunto."Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha imposto nuove sanzioni alla Russia perché ciò potrebbe significare una guerra in Ucraina "per altri due anni", ha continuato Rubio nell'intervista. "Nel momento in cui inizi a fare questo genere di cose, te ne vai via (dal tavolo): ti sei condannato ad altri due anni di guerra, e non vogliamo vederlo accadere", ha aggiunto. "Nessun altro parla con entrambe le parti tranne noi", ha infine sottolineato.