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56 minuti fa
Ucraina, Trump: "Vicini a un accordo. Russi disposti a concessioni"
(Teleborsa) - "Siamo molto vicini a un accordo, stiamo facendo progressi". È quanto ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, annunciando che invierà Steve Witkoff da Vladimir Putin e il segretario dell'esercito Dan Driscoll a incontrare gli ucraini. "Nell'ultima settimana, il mio team ha compiuto enormi progressi per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, una guerra che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente" ha scritto Trump su Truth sottolineando che "il piano di pace originario di 28 punti, redatto dagli Stati Uniti, è stato perfezionato con contributi da entrambe le parti, e rimangono solo pochi punti di disaccordo". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Kiev è pronta ad andare avanti con l'accordo di pace sostenuto dagli Stati Uniti e che è pronto a discuterne i punti delicati con Trump, in colloqui che, a suo dire, dovrebbero includere anche gli alleati europei. Ma Trump si è mostrato disponibile a "incontrare Zelensky e Putin, solo quando l'accordo per porre fine a questa guerra sarà definitivo o nelle sue fasi finali". I russi – ha detto Trump – "stanno facendo delle concessioni. La loro grande concessione è che smettono di combattere e non prendono più terra". Il tycoon ha suggerito che alcuni dei punti critici del negoziato si concentrano sul territorio: "se si cerca di ripulire il confine, non si può passare in mezzo a una casa. Non si può passare in mezzo a un'autostrada. Quindi, stanno cercando di trovare una soluzione, è un processo complicato". Nella telefonata dello scorso 14 ottobre con Yuri Ushakov, secondo la trascrizione diffusa da Bloomberg, Witkoff affermò di ritenere necessarie le concessioni territoriali da parte dell'Ucraina. "Ora, io so cosa serve per raggiungere un accordo di pace: il Donetsk e forse uno scambio di territori da qualche parte», disse Witkoff a Ushakov, invitandolo ad un maggior ottimismo. "Non ho sentito nulla, ma è una forma molto standard di negoziazione perché lui deve vendere questo accordo" ad entrambe le parti, ha detto Trump "ogni parte deve dare e avere".La Russia, dal canto suo, preferisce non commentare le indiscrezioni, quando una sua delegazione è ancora impegnata in colloqui ad Abu Dhabi con un team statunitense guidato Driscoll nei quali, tuttavia, – secondo quanto ha fatto sapere Ushakov alla Tass – la Russia non avrebbe discusso con gli Usa i dettagli del per la pace in Ucraina. Washington e Mosca sono in contatto, ha aggiunto Ushakov, ma diversi punti del piano richiedono una "seria analisi" e non ci sono ancora state discussioni serie "al tavolo" negoziale. Tramite il suo ministro degli Esteri Serghei Lavrov, Mosca insiste nel voler congelare le posizioni su quanto espresso nel lontano vertice di Anchorage, mentre continua a bombardare tutta l'Ucraina. Tanto che ieri sera fonti informate citate dal New York post hanno rivelato che la Russia avrebbe intenzione di respingere la nuova bozza, protrarre i colloqui con Trump e continuare la guerra almeno fino a Natale.E non stupisce che – secondo fonti a conoscenza della questione citate dalla Reuters – il piano di pace in 28 punti sostenuto dagli Stati Uniti per porre fine alla guerra in Ucraina, reso pubblico la scorsa settimana, tragga spunto da un documento russo presentato all'amministrazione Trump in ottobre. Secondo le fonti, i russi hanno condiviso il documento, che delineava le condizioni di Mosca per porre fine alla guerra, con alti funzionari statunitensi a metà ottobre, dopo un incontro tra Trump e Zelensky a Washington."Accogliamo con favore gli sforzi guidati dal presidente Trump. Dopo mesi di discussioni, è importante che sia iniziato il lavoro su un testo vero e proprio. Naturalmente, sappiamo tutti che sono necessari ulteriori sforzi. Ma credo che, grazie al lavoro svolto da Ucraina, Stati Uniti e noi europei negli ultimi giorni a Ginevra, ora abbiamo un punto di partenza" ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria di Strasburgo circa la posizione europea sul piano di pace in Ucraina. "Il nostro fronte unito, la nostra voce unica e il nostro senso di scopo condiviso devono continuare a guidare il lavoro a livello europeo", ha aggiunto. Ma un un punto rimane chiaro: "Nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina, nulla sull'Europa senza l'Europa, nulla sulla Nato, senza la Nato" ha detto la presidente della Commissione europea che non ha risparmiato un attacco a Mosca. "Ogni volta che si avvicina la pace da Mosca arriva l'escalation, nuovi raid: per la Russia l'Ucraina è solo un passo di un disegno più ampio. Per noi invece si tratta di garantire una struttura di sicurezza forte per tutta l'Europa forte, per una Nato forte – ha detto von der Leyen –. Una pace giusta e duratura è quello che tutti noi vogliamo, per questo la sosteniamo insieme". "Ora abbiamo un punto di partenza, una voce unica. La nostra priorità è che l'accordo debba garantire una pace giusta e duratura, non ci possono essere limiti alle forze armate ucraina: la sicurezza dell'Ucraina è la nostra sicurezza – ha evidenziato la presidente della Commissione europea –. La seconda priorità è garantire la sovranità dell'Ucraina. Non ci possono essere frontiere cambiate con la forza. Non possiamo concederlo. La terza priorità è garantire che l'Ucraina si possa difendere e che quindi abbia gli strumenti finanziari necessari".
Fonte: Teleborsa