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1 ore fa
Borsa Italiana, continua l'outperformance delle large cap. Possibile inversione nel 2026
(Teleborsa) - Nel corso dell'ultimo mese, il FTSE MIB ha registrato una buona performance, grazie ancora una volta alle banche, ampliando ulteriormente l'outperformance delle large cap rispetto alle mid e small cap. Questa tendenza può invertirsi nel 2026, "sostenuta dalle aspettative di un miglioramento dell'earnings momentum dopo l'incertezza legata a dazi, ForEx e altre problematiche nel 2025, e grazie a uno scenario di ulteriori tagli dei tassi e di una riduzione del risk premium dell'Italia". Lo si legge nel report mensile di Intermonte sull'andamento del segmento italiano delle mid-small cap, a cura di Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research.Intermonte vede opportunità interessanti, in particolare nel settore tecnologico, che ha registrato una performance debole nel 2025 ma include eccellenti aziende che stanno guidando la digitalizzazione in Italia lungo diverse parti della value chain. Adottando un approccio selettivo, "riteniamo che si possano trovare storie convincenti nei segmenti consumer e industrial, con aziende che si sono affermate a livello internazionale grazie alla qualità dei loro prodotti e all'affidabilità associata ai loro brand - scrive Randone - Infine, pensiamo che il settore media possa essere riscoperto, poiché tratta a multipli di FCF molto interessanti".Tra i catalyst positivi, il report segnala inoltre che il Fondo Strategico Nazionale indiretto sta finalmente entrando nella fase operativa, con i primi fondi approvati da Banca d'Italia e Consob, aprendo la strada all'adesione di altre società di gestione. In definitiva, potrebbero essere coinvolte circa dieci società di gestione, con una dotazione complessiva pari a 700 milioni-1miliardo di euro.Se si confronta la performance dall'inizio dell'anno con la variazione delle stime per l'esercizio 2025 nello stesso periodo, si nota che i titoli del FTSE MIB hanno registrato un re-rating del 32,7% (era +30,0% un mese fa); le mid cap si sono rivalutate del 26,0%, mentre le small cap del 36,2%. Su base P/E, il panel di Intermonte è scambiato con un premio del 23% rispetto alle large cap, leggermente superiore al premio medio storico (21%) ma inferiore al livello di un mese fa (26%).Osservando l'andamento degli indici ufficiali italiani, viene fatto notare che la liquidità delle large cap nell'ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un determinato periodo) è superiore del 20,8% rispetto allo stesso periodo di un anno fa (il mese scorso era in aumento del 34,0% su base annua) ed è in rialzo del 33% da inizio anno. Il quadro è in miglioramento anche per le mid cap, mentre è più debole per le small cap: in particolare, dall'inizio di gennaio, la liquidità è aumentata del 31,2% su base annua per le prime, ma è diminuita del 10,3% per le seconde (anche se il dato è leggermente penalizzato dai riposizionamenti dell'indice). Nell'ultimo mese le società a media e bassa capitalizzazione hanno mostrato un trend in miglioramento.
Fonte: Teleborsa