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Economia
55 minuti fa

ISTAT: export extra UE in lieve crescita, avanzo commerciale a 40,6 miliardi

(Teleborsa) - La riduzione congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue27, spiegata soprattutto dalle minori esportazioni di beni strumentali, è influenzata dalle vendite di mezzi di navigazione marittima, registrate a settembre 2025; al netto di queste, l'ISTAT stima un lieve aumento congiunturale (+0,2%). Su base annua, la crescita dell’export si deve alle maggiori esportazioni di beni intermedi e beni di consumo non durevoli.L’import si riduce su base mensile per effetto in particolare dei minori acquisti di energia; la sua crescita tendenziale è quasi totalmente spiegata dall’aumento degli acquisti di beni di consumo non durevoli. Nei primi dieci mesi del 2025, la dinamica tendenziale dell’export verso i paesi extra Ue è positiva (+2,6%, +3,0% al netto dell’energia); quella dell’import è molto più sostenuta (+5,4%). L’avanzo commerciale con i paesi extra Ue è pari a +40,6 miliardi di euro (era +45,3 miliardi nello stesso periodo del 2024).A ottobre 2025 l'Istituto di statistica stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue271, una flessione congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le esportazioni (-3,7%) rispetto alle importazioni (-0,6%).La contrazione su base mensile dell’export è dovuta alle minori vendite di energia (-14,6%), beni strumentali (-13,8%) e beni di consumo durevoli (-1,0%); aumentano, invece, le esportazioni di beni intermedi (+3,0%) e beni di consumo non durevoli (+2,2%). Dal lato dell’import, la riduzione congiunturale è spiegata dai minori acquisti di beni di consumo durevoli (-6,1%), energia (-3,3%) e beni strumentali (-2,5%).Nel trimestre agosto-ottobre 2025, rispetto al precedente, l’export si riduce dell’1,4%; a contribuire sono le minori vendite di beni di consumo durevoli (-6,8%) e non durevoli (-3,5%) e di beni strumentali (-4,9%), mentre crescono le esportazioni di energia (+11,2%) e beni intermedi (+6,2%). Nello stesso periodo, l’import diminuisce dello 0,6%, per effetto della riduzione degli acquisti di energia (-8,6%) e beni strumentali (-0,5%). A ottobre 2025 l’export cresce su base annua del 3,5% (era +10,9% a settembre). La crescita tendenziale dell’export nazionale verso i mercati extra Ue si deve all’aumento delle vendite di beni intermedi (+10,7%), beni di consumo non durevoli (+10,1%) ed energia (+4,8%); per contro, si riduce l’export di beni di consumo durevoli (-23,8%) e beni strumentali (-1,4%). L’import registra un incremento tendenziale del 4,1%, determinato principalmente dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+46,6%).A ottobre l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 è pari a +5.321 milioni di euro (+5.269 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-3.428 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-4.770 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici scende da 10.039 milioni di ottobre 2024 a 8.749 milioni di ottobre 2025. A ottobre 2025 si rilevano ampi aumenti su base annua delle esportazioni verso Svizzera (+34,9%), paesi OPEC (+15,7%), Stati Uniti (+9,6%) e Giappone (+7,2%). Diminuiscono le vendite verso Turchia (-35,3%), Regno Unito (-12,6%), Cina (-5,8%) e paesi ASEAN (-4,7%).Le importazioni dagli Stati Uniti registrano una forte crescita tendenziale (+89,4%); crescono anche gli acquisti da paesi MERCOSUR (+26,8%) e Cina (+13,1%). Per contro, si riducono gli acquisti dagli altri principali paesi partner extra Ue27: le flessioni tendenziali più ampie riguardano paesi OPEC (-23,4%) e Regno Unito (-19,2%).
Fonte: Teleborsa