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B&C Speakers, Spapperi: nel 2026 amplieremo l'offerta dei prodotti negli Stati Uniti e in Cina
(Teleborsa) - I primi nove mesi del 2025 "si sono chiusi leggermente in calo rispetto al 2024, come era ragionevolmente comprensibile, nonostante un buon trimestre estivo, per le conseguenze di problematiche macroeconomiche che da aprile in poi, dazi e non solo, dall'America e con conseguenze importanti dalla Cina, da un lato ci hanno rallentato lo sviluppo di progetti e, dall'altro, reso più difficile il mantenimento dell'ottimo trend iniziale del fatturato standard che avevamo raggiunto nel corso del primo trimestre dell'anno". Lo ha detto a Teleborsa Francesco Spapperi, CFO di B&C Speakers, in occasione dell'ottava edizione della "Mid & Small - Milan 2025", evento di riferimento per le società quotate di media capitalizzazione e gli investitori istituzionali nazionali e internazionali.Di conseguenza, ha proseguito il manager, "l'outlook per la chiusura dell'anno si attesterà lievemente sotto il dato dell'anno scorso, che ricordo fu intorno a 100. Le nostre aspettative, è giusto dirlo, erano per numeri diversi, non particolarmente più alti, ma sicuramente il fatto di essere tornati sotto la terza cifra non ci rende particolarmente contenti e soddisfatti, sebbene fiduciosi che - salvo ulteriori tematiche esterne - il 2026 sarà l'anno di realizzazione di tutta una serie di progetti industriali e logistici".Questi progetti, ha spiegato Spapperi, prevedono "l'allargamento della nostra offerta di prodotti, l'inizio di attività di vendita online di una categoria di prodotti ben definita per il mercato Car Audio after-market negli Stati Uniti e, per la Cina, la realizzazione di tre diverse gamme di prodotti, alcune più price sensitive mentre altre più volte alla realizzazione - noi spereremmo - al perfetto mix tra know-how europeo e manufacturing cinese, per potere allargare la gamma di offerta a quella che è una clientela asiatica comunque per noi molto importante sia direttamente che indirettamente".Il tutto, ha sottolineato il CFO, "sperando che ci siano le condizioni esterne affichè non si debbano gestire - come quest'anno - rallentamenti, ritardi o cambiamenti davvero da un venerdì a un lunedì delle condizioni di gara, perchè questo è stato davvero molto frustrante nel corso del 2025".Il manager ha inoltre sottolineato come i rapporti con gli investitori istituzionali siano "costanti". Tuttavia, "hanno avuto un po' di allarme nel corso dell'estate perchè su tutti i giornali si parlava di terre rare, chi più e chi meno a ragione, ma hanno ricevuto le nostre rassicurazioni". In generale, "ci riteniamo abbastanza tranquilli nella gestione dei rapporti con gli investitori: non c'è particolarissimo entusiasmo però non ci sono neppure situazioni difficili da dovere gestire"."Il nostro sforzo in termini di roadshow è stato abbastanza rilevante", ha sottolineato Spapperi, che ha concluso osservando come il mercato non sia sufficientemente liquido: "Io credo che non ci siano le condizioni di mercato affinchè si possa trovare una correlazione diretta tra attività e investimento di tempo ed energie nei roadshow e la valorizzazione del mercato. È questa alla fine la frustrazione, però è un po' come per i dazi: se c'è qualcuno sopra di me che mette i dazi, mi devo adeguare; e se il mercato non è liquido non posso renderlo liquido io".
Fonte: Teleborsa