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4 ore fa
Gruppo Sella, l'utile nel semestre supera 100 milioni (+23%). Raccolta netta 4 miliardi
(Teleborsa) - Il primo semestre del 2025 del Gruppo Sella si è chiuso con un utile netto consolidato di 100,1 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto agli 81,4 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, con un ROE all’11,4%. Al netto delle componenti non ricorrenti, l’utile netto è pari a 88,5 milioni di euro, in crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, evidenziando il buon andamento della gestione operativa. L’utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo, al netto della quota di pertinenza dei soci terzi presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo, è di 79,7 milioni di euro, in crescita del 27,9% rispetto ai 62,3 milioni di euro dell’anno precedente (+2,6% al netto delle componenti non ricorrenti).In aumento il margine di intermediazione che ha raggiunto i 567,8 milioni di euro (+7,7%), riflettendo la solida crescita in tutti gli ambiti di attività in cui il gruppo è impegnato. Il margine di interesse si è attestato a 280,4 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 282 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, dimostrando buona tenuta in un contesto di discesa dei tassi d’interesse, grazie al costante incremento degli impieghi medi, la buona gestione della raccolta e il contributo del portafoglio titoli.Il buon bilanciamento dei margini è evidenziato anche dalla crescita dei ricavi netti da servizi, che hanno raggiunto i 243 milioni di euro (+14,8%) e rappresentano oltre il 40% del totale, garantendo stabilità reddituale in un contesto prospettico di progressiva riduzione dei tassi d’interesse. Questo risultato beneficia della crescita dei proventi relativi ai sistemi di pagamento elettronici, delle attività di consulenza finanziaria e dei servizi di investimento, oltre al contributo derivante dalle commissioni accessorie al credito, dal banking e dalla bancassurance.Il risultato netto dell’attività finanziaria, positivo per 44,4 milioni di euro, si confronta con i 33,4 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.I costi operativi sono pari a 397,5 milioni di euro, in crescita del 7,1%, per il rafforzamento delle attività commerciali e l’ampliamento del perimetro societario coerenti con gli obiettivi di sviluppo strategico.Il Cost to Income è al 69,7%, in linea con lo scorso anno, e riflette il livello di diversificazione del gruppo e il processo di crescita dimensionale in corso.Per effetto di queste dinamiche il risultato di gestione ha raggiunto 170,3 milioni di euro, con una crescita del 9,2%.Costante incremento del numero dei clienti, cresciuti di 111.000 da giugno 2024 (+63.000 nel semestre), portando il totale a 1,48 milioni complessivi (3,26 milioni includendo Hype, detenuta in joint venture paritetica con illimity Bank).Nella gestione del risparmio e dei patrimoni, la raccolta globale ha superato i 70 miliardi di euro, in aumento del 15,8%, pari a 9,7 miliardi di euro, di cui 8 miliardi relativi a raccolta netta e 1,7 miliardi all’effetto corsi. La crescita rispetto a fine 2024 è stata del 6,5%, pari a 4,3 miliardi di euro, sostenuta da una raccolta netta globale che si conferma significativa, pari a 4 miliardi di euro (erano stati 3,7 miliardi nel primo semestre 2024), con un contributo prevalente del risparmio gestito pari a 2,4 miliardi ed un effetto corsi di 0,3 miliardi. A tale crescita ha contribuito per 1 miliardo di euro l’ingresso di Banca Galileo nel gruppo.La raccolta diretta al netto dei Pct è di 19,6 miliardi di euro, in crescita di 1,3 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+7,4%) e di 0,4 miliardi di euro rispetto al valore di fine 2024 (+2,2%). Gli impieghi hanno continuato ad aumentare in modo costante, raggiungendo i 12,4 miliardi di euro (+9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e +5,9% rispetto a fine 2024), in linea con la crescita strutturale ed equilibrata del modello di business. Nel primo semestre 2025, infatti, l’attività di erogazione del credito è rimasta particolarmente dinamica con oltre 1,8 miliardi di euro di nuovi finanziamenti (+13,5%), a conferma del ruolo attivo del gruppo a sostegno dell’economia reale. La qualità del credito si conferma solida: in aumento la percentuale di copertura dei crediti deteriorati a 51,9% (era 48,2%); analoga tendenza per il tasso di copertura delle sofferenze a 69,5% in crescita di 560 punti base (era 63,9%). L’Npl Ratio netto è pari a 1,4% (era 1,6%) e l’Npl Ratio lordo a 2,8% (era 3%). Il Texas Ratio è al 20,3% (era 22,1%).Al 30 giugno 2025 il Cet1 Ratio è al 13,21%, il Tier 1 Ratio al 13,96% e il Total Capital Ratio al 16,22% (erano rispettivamente 13,02%, 13,27% e 15,39% a giugno 2024 e 13,81%, 14,06% e 16,05% a fine 2024) a fronte di requisiti minimi SREP per il 2025 pari a 7,8%, 9,6% e 12%. A questi si aggiunge il rispetto della riserva di capitale anticiclica pari a 0,031% e della riserva di capitale a fronte del rischio sistemico pari allo 0,732% (quest’ultima calcolata rispetto all’1% delle esposizioni rilevanti a partire dal 30 giugno 2025) per un requisito minimo di CET1 Ratio complessivo pari a 8,56% (10,36% per il Tier 1 Ratio e 12,76% per il Total Capital).Gli indicatori di liquidità LCR, pari a 200,5%, e NSFR, pari a 142,1%, si collocano su livelli ampiamente superiori alle soglie minime regolamentari del 100%, confermando l’elevata disponibilità di mezzi liquidi e la capacità di far fronte agli impegni di breve e medio termine.I risultati di Banca SellaBanca Sella ha chiuso il primo semestre 2025 con un utile netto di 84,1 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto agli 84,8 milioni di euro dell’anno precedente (-0,8%). Il ROE si è attestato al 15% (era 17,6% a giugno 2024). Ulteriormente rafforzata la tradizionale solidità patrimoniale, con il Cet1 al 20,65% e il Total Capital Ratio al 23,47% (erano 19,31% e 22,17% a giugno 2024, e 20,69% e 22,52% a fine 2024). La crescita del Cet1 ha beneficiato anche degli effetti, pari a circa 22 bps rispetto al dato di giugno 2024, della cessione di una quota della partecipazione in Visa Inc. Molto positivi anche gli indicatori di liquidità, ampiamente sopra i limiti previsti: LCR a 230,5%, NSFR a 155,2% (per entrambi i limiti minimi normativi sono pari al 100%).Gli indici di qualità del credito si confermano solidi: il costo del rischio di credito annualizzato è pari a 21 bps (era 16 bps a giugno 2024 e 24 bps a fine 2024) con coperture su crediti in crescita; l’Npl Ratio netto è pari all’1,3% (era 1,4% a giugno e 1,2% a fine 2024) e l’Npl Ratio lordo è pari al 2,5% (era 2,6% a giugno e 2,4% a fine 2024). L’indice Texas Ratio si attesta al 19,7% (era 22,2% a giugno e 19,4% a fine 2024).La raccolta globale al valore di mercato si è attestata a 41,8 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto a giugno 2024 e del 3,7% rispetto alla fine dello scorso anno. La raccolta netta globale è stata positiva per 1,3 miliardi di euro, sostenuta dalla crescita della raccolta indiretta. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono aumentati del 5,4% rispetto a giugno 2024 e del 3,7% rispetto alla fine dello scorso anno, raggiungendo i 10,1 miliardi di euro.
Fonte: Teleborsa